Giovedì 21 febbraio
Perugia, Vido: cambio di posizione occasione per il rilancio
Dopo un inizio folgorante, il numero 10 si è un po’ perso: la sua stagione potrebbe trovare nuova linfa con un nuovo ruolo. A cominciare da sabato…
Verre non c’è. Il centrocampista del Perugia è stato squalificato dal giudice sportivo. E con lui è stato fermato anche Dragomir. Si apre quindi una voragine a centrocampo, dove mancheranno i giocatori più tecnici del reparto. Per questo, Nesta sembra voler rispolverare una vecchia idea: mettere Luca Vido dietro le punte.
In questi giorni lo sta provando in quella posizione e magari ce lo ritroveremo lì anche sabato pomeriggio contro il Cosenza. Potrebbe essere un’occasione da sfruttare per il giovane talento scuola Atalanta, che si è un po’ perso per strada dopo un inizio folgorante, nel quale sfoderò buone prestazioni e mise a segno gol decisivi, tanto da attirare su di sé l’attenzione nientemeno che del commissario tecnico della nazionale Roberto Mancini, che parlò di lui come di un trequartista da tenere in considerazione per la nazionale.
E ispirato dal suo vecchio compagno di squadra alla Lazio, Nesta potrebbe rispolverare questa idea, sfruttando così la tecnica e la rapidità del folletto biondo qualche metro più indietro, per innescare le due punte.
calciogrifo.it
Martedì 19 febbraio
Valori delle rose: “ricco” Perugia contro “povero” Cosenza
Sabato il match del Curi mette di fronte due realtà non così distanti in classifica ma ben più lontane in termini economici.
Non è un testacoda in termini di classifica. Ci sono appena 5 punti di differenza tra Perugia e Cosenza. Il Grifo è ottavo, in zona playoff, la formazione calabrese, prossima avversaria al Curi, ha appena agganciato la Cremonese all’undicesimo posto.
Il match di sabato però mette di fronte due rose ai vertici opposti della classifica in termini di valore economico, normalmente paralleli a quelli tecnici. Con le dovute eccezioni che rendono il pallone più accattivante.
Secondo il portale specializzato Transfermarkt, infatti, dopo il mercato di gennaio il Perugia ha un valore complessivo da terzo posto. Il Cosenza è invece in coda, con l’organico più “povero” della Serie B. La rosa di 25 elementi a disposizione di Nesta vale 25,1 milioni di euro. Davanti ci sono solo il Brescia (37 milioni) e il Palermo (27 milioni). La rosa guidata dall’ex Piero Braglia arriva, con tre giocatori in meno del Perugia, a 8,38 milioni.
La differenza del monte ingaggi è sempre ampia ma un po’ meno marcata. Almeno prima dell’ultimo mercato il Cosenza aveva la penultima spesa della categoria per gli stipendi dei tesserati e il Grifo era tredicesimo, con una forbice di 3 milioni.
In sostanza il gap economico resta profondo. Poi però c’è il campo. Con le squalifiche, gli infortuni (le ultime da Pian di Massiano), i vizi e le virtù di ogni squadra. E in classifica i valori tra Perugia e Cosenza non sono così distanti.
calciogrifo.it
Sabato 16 febbraio
Carpi - Perugia 0-1
Per il Carpi la beffa arriva sul filo di lana
Biancorossi trafitti da Melchiorri al 91' dopo un grande ma infruttuoso secondo tempo. Sfogo di Bonacini che non risparmia critiche all'arbitro.
Applausi tanti, gol e punti zero. Amarissima sconfitta del Carpi, beffato dal Perugia nel 1’ di recupero da una giocata sull’asse Verre-Melchiorri, nell’unico tiro in porta degli umbri verso la porta di Piscitelli. Il Carpi piange lacrime amare, recrimina su una traversa, altre tre occasioni fallite per un soffio e soprattutto su un rigore solare negato a pochi minuti dal termine. Il comune denominatore rispetto a molte altre gare è la solita “allergia” al gol. Il verdetto finale non è veritiero per una volta, è una sconfitta crudele ed immeritata, oltre che gravissima per gli effetti che ha sulla classifica. La squadra di Castori ora occupa, sia pure in condominio, l’ultimo posto, agganciata dal Padova che ha bloccato il Foggia sull’1-1.
LA CRONACA - Novità Kresic al centro della difesa, Poli va sull’esterno al posto dello squalificato Pezzi. In mezzo torna Pasciuti al posto di Vitale, con Rolando e Piscitella sulle fasce. In avanti Cisse viene supportato da Concas che si alza in fase di possesso. Anche nel Perugia una mezza rivoluzione nell’undici iniziale. Stanno a sedere Verre, Vido e Melchiorri, tanto per dire. Nesta canche modulo e coppia d’attacco, collocando Dragomir dietro Sadiq e Han. Lunga fase di studio, abbondanti venti minuti in cui succede poco più di nulla. Al 22’ è il Carpi a costruire la prima occasione degna di nota, con un bel triangolo Cisse-Pasciuti, che libera al tiro proprio il numero 19, il cui destro però sfila di pochissimo sul fondo. La risposta del “grifo” è immediata e trova riscontro nei piedi di Falzerano che sferra un destro a lato dopo una bella progressione. Gabriel viene chiamato in causa solo al 37’, da un’”innocua” telefonata di Rolando, che non dà forza al suo sinistro dai sedici metri. Il primo tempo, sonnacchioso e privo di lampi tutto qui.
Nelle prime fasi della ripresa Carpi propositivo ma mai pungente. Al 3’ fuga di Pachonik sull’out destro, bel pallone in mezzo ma Piscitella non ci arriva. Al 5’ Concas tenta di beffare Gabriel posizionato lontano dalla porta, ma il pallonetto è abbondantemente fuori misura. Volontà e abnegazione n0n mancano ai biancorossi di casa, carenti nella fase conclusiva dell’azione. Impietoso il commento di Emanuele Dotto, radiocronista storico della Rai, che in diretta dal “Cabassi” per “Tutto il calcio minuto per minuto” sottolinea che “Il Carpi è una zuppa insipida”. Entra l’ex Melchiorri nel Perugia al posto di Sadiq. Castori richiama Piscitella per l’altro ex Mustacchio. Il Carpi è pure sfortunato quando al 19’ Kresic timbra la traversa su cross morbido del bravo Pachonik. Al 21’ bello spunto di Mustacchio dalla sinistra, Poli “sporca” la traiettoria che si trasforma in un assist per Rolando, il cui destro piazzato va fuori di un niente. Il Carpi meriterebbe il vantaggio, anche il Perugia è “insipido”. A 28’ si mette in proprio Cisse che fa tutto da solo, e tira da posizione defilata senza esito. Il Carpi ci prova in tutti i modi, ma manca sempre un soldo per fare una lira. Al 43’ ci sarebbe anche un rigore per il Carpi, Mustacchio viene abbattuto in area da Felicioli, ma prima tentenna e poi dà punizione agli umbri. La beffa è servita al 91’. Il Perugia trova il gol pesante con l’ex Melchiorri, che di esterno a pallonetto beffa Piscitelli, tramutando in moneta sonante un grande assist di Verre sul filo del fuorigioco. Gol regolarissimo e beffardo, che getta il Carpi nella disperazione. E’ un’annata densa di episodi sfavorevoli, oltre i demeriti che pure in generale ci sono. Ricorda, alla rovescia, l’anno della promozione in serie A, quando i biancorossi vincevano, a volte, anche senza tirare in porta. E’ il calcio.
A fine gara sfogo dell'ad Bonacini (azionista di maggioranza del Carpi): "Complimenti ai ragazzi ed ai tifosi, non all'arbitro, che dovrebbe riguardarsi la partita, se avesse dignità. Un presidente non dovrebbe mai parlare di arbitri. Mi sta bene essere ultimo, ma reclamiamo quanto ci spetta. Due rigori negati ed un atteggiamento complessivo che non ci è piaciuto. In dieci anni mai mi sono lamentato l'arbitraggio, neanche quando ci sono stati tre rigori contro a Brescia. Non mi sta bene essere trattato così",
CARPI (4-1-4-1): Piscitelli s.v.; Pachonik 6,5, Kresic 6,5 Sabbione 6, Poli 6; Pasciuti 6; Rolando 6 (31’ st Jelenic 6), Coulibaly 6,5, Concas 5,5 (24’ st Arrighini 6), , Piscitella 5 (18’ st Mustacchio 6): Cisse 5,5. A disp.: Serraiocco, Sambo; Marcjanik, Buongiorno, Barnofsky, Vitale, Saric, Vitale, Marsura, Romairone. All.: Castori 6.
PERUGIA (3-4-1-2): Gabriel 6; Sgarbi 6, Gyomber 6, Cremonesi 6; Falzerano 5,5 (22’ st Verre 6,5), Bianco 6, Moscati 6 Felicioli 5,5; Dragomir 5,5 (36’ st Kouan s.v.); Sadiq 5 (12’ st Melchiorri 6,5), Han 6. A disp.: Bizzarri, Perilli; Rosi, Mazzocchi, Vido, Ranocchia, Carraro, Bordin. All.: Nesta 6.
ARBITRO: Maggioni di Lecco 4 (Muto/Marchi; Abbattista).
GOL: st 46’ Melchiorri.
Spettatori 1856 (di cui 953 paganti e 903 abbonati). Incasso di giornata 7887.10, quota abbonamenti 6585,02. Recupero 1’, 4’. Ammoniti: nel st 26’ Dragomir, 31’ Cremonesi.
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