Dopo appena 3’, Curcio batte una punizione insidiosissima e colpisce il palo con Perina battuto, ma la sfera schizza fuori dalla porta; il pallone finisce sui piedi di Piccinni che dovrebbe solo appoggiare in rete, ma la difesa calabrese fa muro e si salva. Dopo lo spavento iniziale il Cosenza si sistema ed inizia a prendere le misure. Ripetutamente crea grattacapi alla difesa azzurra con verticalizzazioni veloci lanciate dai piedi di Palmiero, ma la difesa di Loseto riesce a calcolare le distanze. La Fidelis però non si tira indietro e al 20' si rende nuovamente pericolosa: Barisic raccoglie un passaggio filtrante di Curcio sul versante sinistro dell'area di rigore cosentina, crossa basso al centro, Lattanzio a rimorchio spara a botta sicura, ma si divora un goal praticamente già fatto grazie ad un pronto intervento di un difensore calabrese. Il Cosenza però prende coraggio ed il finale è tutto di marca rossoblù: al 40', dopo un disimpegno sbagliato di Curcio, Caccavallo recupera palla in area, si accentra e lascia partire un tiro incrociato di sinistro che sfiora il palo. Intanto Allegrini si ferma probabilmente per un problema muscolare e fa il suo ingresso il campo Tiritiello. La difesa biancazzurra non riesce subito ad adattarsi al cambiamento e al 44' l'attacco cosentino confeziona una clamorosa occasione da goal: Palmiero vede il perfetto taglio di Bruccini, lo serve benissimo in verticale; il centrocampista tira di prima intenzione, miracolo di Maurantonio che non trattiene; il numero 21 di casa riesce a tirare nuovamente in caduta, ma trova ancora una grande deviazione di piede del portiere ex Taranto; la palla si alza a campanile e scende verso la linea, ma Curcio è ben posizionato e mette in angolo annullando definitivamente ogni pericolo. Ultima occasione di un primo tempo per lunghi tratti noioso che termina dopo i tre minuti di recupero concessi dall’arbitro Curti di Milano. La seconda frazione inizia con gli stessi ventidue in campo, ma soprattutto si apre con un’occasione per parte: prima il gran tiro da fuori di Caccavallo al 48' che finisce di poco al lato sul secondo palo; poi al 50' Rada costringe agli straordinari Perina da punizione. I ritmi si abbassano, le squadre non riescono a costruire azioni pericolose. Inizia il gran valzer di cambi che, in particolare, porta la Fidelis all’inserimento di Nadarevic al posto di un ancora sottotono Antonio Croce. Poi, all’improvviso, l’episodio che gira la partita: 72', Palmerio liscia un controllo al limite, Lattanzio si avventa sul pallone e costringe il mediano di casa a commettere fallo; dalla punizione successiva vien fuori una perla di Curcio, che insacca nel sette con Perina immobile. Vantaggio andriese che gela il Marulla. Il Cosenza si riversa in avanti e, nonostante una gran rovesciata di Mendicino che costringe Maurantonio all’ennesimo miracolo della gara, si fa trovare più volte scoperta. Al 79', infatti, la Fidelis rischia di chiudere i conti: gran corss sul secondo palo di De Giorgi, tiro al volo di Matera, ma questa volta è Perina a compiere una gran parata. Il portiere andriese dei lupi, poi, si ripete immediatamente dopo su un tiro a giro di Nadarevic. La squadra di Fontana alza i ritmi, la Fidelis sembra in controllo, ma in pieno recupero arriva l’ennesimo suicidio biancazzurro: calcio d’angolo battuto da Caccavallo verso il centro dell’area, Pascali, tutto solo, si lancia verso la sfera ed insacca in acrobazia. Nei minuti finali, poi, succede di tutto. L’arbitro Cipriani fischia anticipatamente la fine della gara (fissata al termine dei 5 minuti di recupero) salvo poi ritornare sui suoi passi e non accorgersi dell’assenza di Maurantonio fra i pali alla ripresa del gioco. Un errore che sarebbe potuto costare carissimo alla Fidelis e che macchia comunque un’ottima direzione di gara sino a quel momento.
|